Diocesi di Civita CastellanaL’attuale Diocesi nasce ufficialmente l’11 febbraio del 1986, quando vennero unite a Civita Castellana le diocesi di Nepi, Sutri, Orte e Gallese, le quali conservarono solo la condizione di sedi titolari. Da questo punto di vista, la diocesi civitonica, nella sua attuale conformazione, è una delle più recenti d’Italia; ma la sua origine, e quella delle ex circoscrizione diocesane che la compongono è, in realtà, fra le più antiche della cristianità. La Sede vescovile è nella città di Civita Castellana, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Maggiore. Il suo territorio si estende su una superficie di circa 1.500 Km2 e si sviluppa dal Tevere all’immediato entroterra marittimo e a sud dei Monti Cimini, nella parte meridionale della provincia di Viterbo e in quella settentrionale dell’Area metropolitana di Roma. Ha una popolazione di circa 260.000 abitanti e comprende 41 comuni, 21 nella provincia di Viterbo e 20 in quella di Roma, con 76 parrocchie. La Diocesi è proprietaria di migliaia di beni artistici, più precisamente oltre 12.000 sono quelli schedati, circa 170 chiese e luoghi di culto, dotati sempre di schedatura scientifica, numerosi santuari, edifici, luoghi paesaggisticamente rilevanti, eventi e manifestazioni considerati beni culturali immateriali. Numerosi sono gli istituti culturali che la Diocesi gestisce direttamente o indirettamente. Un Museo diocesano (nell’ex Palazzo episcopale di Sutri), un Museo di importanza diocesana (collocato a Orte e dislocato in due differenti sedi); una serie di musei parrocchiali, alcuni dei quali in procinto di essere dichiarati di importanza diocesana. Un istituto di conservazione documentaria, l’Archivio Storico della Diocesi di Civita Castellana (ASDCC), anch’esso dislocato su due sedi (una sede centrale nell’ex Palazzo e di Nepi, una sede staccata nell’ex Palazzo episcopale di Orte), che comprende circa 500 fondi archivistici provenienti da tutte le istituzione ecclesiastiche, dai movimenti cattolici, dalle aggregazioni ecclesiali, da alcuni monasteri e case religiose, da famiglie illustri e da ecclesiastici del territorio diocesano o che hanno operato nella Chiesa locale. Una Biblioteca scientifica con un ricco e aggiornato patrimonio di testi specializzati nelle scienze religiose, storiche, didattiche e aggregata all’Istituto Superiore di Scienza Religiose, Istituto Accademico collegato alla Pontificia Università Lateranense, al cui interno si conservano anche circa 15.000 volumi della antica biblioteca diocesana, che a breve avrà una nuova e autonoma dislocazione divenendo, allo stesso tempo, biblioteca scientifica di consultazione e biblioteca monumentale. Inoltre, la Diocesi organizza numerose iniziative di carattere religioso e culturale, sia autonomamente che in collaborazione con le istituzioni comunali, regionali e statali che operano nel territorio della sua giurisdizione. Altrettanto importanti sono i cammini spirituali, religiosi e turistici che si dipanano attraverso il territorio, molti dei quali sono antichissimi e possono vantare illustri personaggi che li hanno percorsi e raccontati. Dal Momento che il territorio diocesano circonda da nord quello di Roma, esso è stato luogo di transito per pellegrini e viaggiatori che raggiungevano Roma, centro della cristianità ma anche meta fra le più significativi del Grand Tour europeo d’età moderna. Di tutto questo si conserva traccia evidente sia nella memoria locale che in quella documentaria, monumentale e paesaggistica.