Presentazione
Chiesa
di epoca medievale. Oggi in rovina, non più chiaramente leggibile nelle
strutture, restaurata da Giulio II nel 1512 (come da iscrizione), situata nel
nucleo antico, oggi abbandonata. Ne restano poche tracce: un blocco calcareo
lavorato a bassorilievo in cui sono incisi rozzamente i tratti di un’immagine
umana supina con le braccia vicine al corpo e le mani aperte, e un blocco
calcareo lavorato anch’esso a bassorilievo raffigurante un pennuto
(probabilmente un pavone) [Raspi Serra]. La chiesa è forse nelle vicinanze di
un hospitale impiantato nel 1411
dalle confraternite ortane. Nel 1603 viene rinnovata nell’abside con l’aggiunta
di un tabernacolo, di una custodia in marmo per le reliquie dei ss. Fidenzio e
Terenzio e di s. Biagio e di una tela incerata. Qualche decennio più tardi
l’edificio risulta in precarie condizioni strutturali e vi è citata una
confraternita di S. Fidenzio oltre a quella della Misericordia. Le reliquie
sono trasferite in S. Maria dei Lumi e nella parete dove era posto l’armadio
che le conteneva, il vescovo Gozzadini ordina di dipingere l’immagine di santi
che saranno di gusto ai confratelli. Nel 1691 nella chiesa risiede sempre la
Confraternita della Misericordia (o Morte) e vi è un altare dedicato a s.
Giovanni Battista. Ristrutturata nel XVIII secolo, torna presto a manifestare
gli stessi problemi. Nel 1855 è nuovamente ristrutturata per poi essere
abbandonata e lentamente demolita
Bibl.: Stefano Del Lungo, Bassano in Teverina: le origini (VI-XII secolo) e le sue chiese,
Roma, Scienze e Lettere, 2016, pp. 67-69.