Presentazione
Sita alle falde del Cimino, già abbazia (scarse rovine presumibilmente riferibili al relativo convento sono tuttora visibili). È nominata nelle cronache benedettine del tempo in cui il territorio apparteneva ai monaci di S. Lorenzo Fuori le Mura e in una bolla di Innocenzo IV del 1244. Ricostruita più in piccolo dagli Albani, dei quali reta uno stemma sulla facciata. Oggi trasformata in seccatoio. Nei pressi della chiesa doveva sorgere, in passato, un villaggio sparso, come può dedursi di ruderi delle case sparpagliate nel territorio circostante.
Bibl.: V. D’Arcangeli, Monumenti
archeologici ed artistici del territorio di Soriano nel Cimino e delle zone
limitrofe, 1967, p. 67.

