Presentazione
Secondo Stefano del Lungo la fondazione della chiesa potrebbe collocarsi a partire dai secoli VI-VII, seguita ipoteticamente da un rifacimento degli arredi tra fine VIII-inizio IX secolo, da una seconda fase nel X-XI secolo e da una terza nel XII. Ampiamente rifatta nei secoli XVI-XVII, sarà riportata dai recenti restauri alle condizioni medievali. Con l’incastellamento e la relegazione della chiesa nel suburbio della nuova realtà insediativa rappresentata dal borgo con nuovo fulcro religioso nella chiesa di S. Biagio, la pieve di S. Maria dei Lumi non perde il proprio ruolo. A riprova il monumentale campanile romanico che viene elevato subito al di là della depressione che divide la chiesa dall’abitato. Poco prima che il campanile venga rifasciato da un torrione, uno degli altari della chiesa viene arricchito dalla tavola di scuola senese raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine (ora all’interno della chiesa madre).
Nel XVI secolo è definita parrocchia e collegiata, titolo che manterrà fino al 1879 con la consacrazione della chiesa madre dedicata all’Immacolata. Restaurata nel 1794 e poi ancora nel 1855 quando vi sono citate le confraternite di S. Fidenzio, quella del Sacramento e Rosario, dell’Assunta e della Misericordia. La chiesa viene definitivamente abbandonata dopo la costruzione della nuova chiesa parrocchiale dedicata alla Immacolata Concezione. Nel 1890 viene demolito il campanile perché, a detta del sindaco, copriva la Torre dell’Orologio ad esso antistante.
Bibl.: Stefano Del Lungo, Bassano in Teverina: le origini (VI-XII secolo) e le sue chiese, Roma, Scienze e Lettere, 2016, pp. 55-65.


