Presentazione
Sita al margine dello slargo che accoglieva l’antica chiesa, nel rione Capomonte, oggi rimane un’edicola con lo stesso nome. L’edificio originario - a pianta rettangolare a navata unica, senza abside, accessibile grazie a pochi gradini - era collocato ai margini settentrionali dell’abitato medievale. Era luogo di passaggio nei percorsi processionali che alle “Gradelle” toccavano il punto più lontano per poi tornare verso il centro abitato. È lo stesso luogo, o prossimo a quello, dove viene recuperata l’immagine su tegola successivamente assunta ad icona miracolosa della Madonna della Quercia. L’edificio è realizzato per volontà e dalla donazione di Clemente Guerrini e Vincenzo Paoli, cittadini di Bassano, che provvedono al sostentamento del titolo con un lascito testamentario. La chiesa risulta già costruita nel 1616 con la donazione di un suo altare e, qualche tempo dopo, è attribuita alla Società del Rosario ma per poco tempo. Nel 1630 il vescovo Gozzadini trasferisce la società a S. Maria delle Divizie e poi a S. Maria dei Lumi, assieme a tutte le pratiche liturgiche correlate (messe e processioni). Essendo una fondazione di privati, la chiesa di S. Maria in Poggio gode del patronato diretto della Comunità con la possibilità di nomina e rimozione del cappellano. Tra la fine del XVII secolo e i primi del successivo la chiesa versa in cattive condizioni. Nel 1740 si ha notizia di un dipinto su tela della Vergine posto sopra l’altare. Le condizioni della chiesa peggiorano e nel Secondo Dopoguerra viene demolita
Bibl.: Stefano Del Lungo, Bassano in Teverina: le origini (VI-XII secolo) e le sue chiese, Roma, Scienze e Lettere, 2016, pp. 51-53.
