La Sabina è un territorio tra i più suggestivi del Lazio ed è un vero e proprio museo diffuso dell’arte romanica, immerso nel verde.
Quello che vi proponiamo è un itinerario che unisce monumenti e luoghi di grande valore a un ambiente naturale, in alcuni casi ancora incontaminato.
Il ruolo storico di quest’area è collegato a quello della sede episcopale di Vescovio, con la sua antica cattedrale dei Sabini, che si innalza solitaria tra campi coltivati. La chiesa, secondo la leggenda innalzata sulla casa degli Ursaci che ospitarono san Pietro e nel quale vi celebrò la fractio panis, sarebbe sorta per volere dell’imperatore Teodosio intorno al 380 d.C. e ampliata in epoca carolingia. Ulteriori lavori si svolsero nel corso del XIII che diedero all’edificio l’aspetto attuale. È inoltre abbellita dal grande ciclo di affreschi realizzato sul finire del Duecento per volere del cardinale Gerardo Bianchi, realizzato da un maestro vicino a Pietro Cavallini. Altri luoghi straordinari sono l’abbazia di San Giovanni in Argentella a Palombara Sabina, splendido gioiello romanico che sorge a pochi chilometri da Palombara: al suo interno si conservano esemplari interessanti della scultura medievale; ancora l’eremo di San Cataldo, aggrappato a uno sperone roccioso sopra Cottanello; le chiese di San Pietro a Magliano e a Montebuono; la chiesa di Santa Maria a Fianello che accoglie il visitatore all’ingresso del piccolo borgo arroccato e ormai quasi disabitato; la parrocchiale di Tarano, superbo edificio innalzato a testimonianza del potere papale nella zona; infine la parrocchiale di Ponticelli e gli eremi di San Leonardo a Roccantica e quello di San Martino a Poggio Moiano.
Si scopriranno così edifici di una nobile semplicità, campanili svettanti e ariosi, portali scolpiti, raffinati capitelli figurati, affreschi di alto valore, in un paesaggio di grande suggestione.