Presentazione
Nella Nepi medievale molte furono le chiese di ordini religiosi e confraternite che si affiancavano a quelle parrocchiali. Tra queste, tre sono giunte fino ai nostri giorni con l’impronta del periodo in cui furono costruite.
La prima è la chiesa di San Biagio, parte di un ex monastero benedettino femminile precedente all’anno Mille. Nella piazza di San Biagio, la nostra chiesa si trova affiancata ad un’altra, la Madonna delle Grazie, anch’essa parte del monastero scomparso.
Al suo interno colpisce la presenza di immagini antiche e di oggetti moderno, perlopiù stendardi, con l’intreccio di altari, cappelle, piccoli ambienti che testimoniano come il sacro luogo sia molto vissuto dai nepesini. Le grate nel pavimento permettono di vedere i livelli sottostanti risalenti al X secolo, con sepolture e tracce di murature scoperte in recenti lavori di scavo.
Nell’abside vi sono immagini di santi, della Madonna con il Bambino, del Crocifisso e scene di vita quotidiana. A sinistra dell’abside, sotto le piccole volte del ciborio, c’è un’immagine di san Biagio. Sulla colonna è impresso lo stemma dell’Università dei Mercanti di maiali, committente del ciborio e dei suoi affreschi.
A sinistra di san Biagio c’è un cancello da dove si intravede la Madonna delle Grazie. La sottostante cripta, divisa in tre navate, conserva affreschi della Crocifissione e della Madonna con il Bambino risalenti al XIII secolo




