Chiesa della Madonna della Neve

Edificio di culto

  • Ischia di Castro (VT)
  • Chiesa della Madonna della Neve
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Presentazione

Eretta nel 1652, tre anni dopo la distruzione di Castro, sita nel territorio di Manciano. Non ha subito modifiche nel corso dell’età moderna nella struttura architettonica. Tenuta per qualche tempo in custodia da Domenica Maria Scarsella che, per liberarla dall’umidità, vi aggiunge il locale sito dietro l’altare. Ridotta presto in stato fatiscente, nel 1945, viene ripulita e riparata.

Fonti: E. Stendardi, Ischia di Castro: memorie storiche, Empoli, 1969, p. 85; Archivio storico vescovile di Acquapendente, serie visite pastorali, Visita di: Pompeo Mignucci, 1650, c. 23; c. 86v; Nicola Leti 1659, c. 16; Bernardo Bernardi 1752, c. 1v; Felicissimo Salvini 1844-46, c. 4v.

Architettura
La chiesa si trova subito fuori dal centro abitato, in direzione sud, lungo la strada provinciale 106, continuazione di via di Cellere, interna al borgo. Posizionata su un piano rialzato rispetto alla strada, il quale la cinge sui lati nord, ovest e sud, la chiesa è costituita da una semplice aula con asse da ovest a est, dove le si addossa un volume e dove prospetta verso la campagna. L’accesso all’area è sia pedonale, tramite una lunga scalinata parallela alla strada provinciale, sia carrabile, entrando da un cancello poco distante. L’aula della chiesa è rettangolare, con presbiterio contenuto nello stesso ambiente e rialzato di un gradino. Sul lato sinistro del presbiterio vi è una nicchia rettangolare con un’icona. Sulla parete di fondo si trova l’altare maggiore con un ricco frontespizio architettonico in stucco e, ai lati di questo, due porte conducono in un vano retrostante ad uso di sacrestia. Le pareti sono semplicemente intonacate sui toni del rosa pallido, mentre la volta a botte che copre tutta l’aula è intonacata di bianco. La luce entra da due finestre quadrate ai lati dell’accesso e da un oculo al disopra di quest’ultimo. La facciata è nella forma consueta delle chiese di campagna, con accesso centrale fiancheggiato da finestrelle basse quadrate e sormontato da un oculo. Intonacata nella superficie, si presenta con cantonali in conci di tufo di grandi dimensioni. Il portale, rettangolare, concluso da un timpano triangolare, è in peperino, così come le semplici cornici delle finestrelle laterali e dell’oculo superiore.

Architetto/progettista/artista

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