Presentazione
La Chiesa del Carmine era anticamente una modesta cappella annessa ad un Convento. Dal 1580 è affidato ai Padri Carmelitani che tra il 1620 e il 1671 ampliarono considerevolmente la struttura. La chiesa conventuale, anticamente denominata la Madonna di Monte Santo, era inizialmente di modeste proporzioni e staccata dal convento. Tra il 1638 ed il 1643 viene ingrandita fino a risultare attigua al convento. Varie altre ristrutturazioni sull'intero complesso (in particolare la sacrestia) hanno luogo fino al 1756. Nel 1777 il vescovo dispone sia ristrutturato il pavimento intorno alle sepolture presenti nella chiesa e altri piccoli interventi compreso il tetto. Nel 1924 la chiesa è oggetto di un altro intervento di restauro a seguito di un crollo strutturale. Sarà consacrata nuovamente nel 1938. Nel 1961 è definita in stato di conservazione migliore rispetto alla chiesa parrocchiale, ma priva di oggetti pregevoli. L’altare è sconsacrato. La sacrestia, posta dietro l’abside, è allo stato primitivo, senza intonaco, con infissi logori, il campanile è a vela.
Gli ultimi lavori di restauro risalgono agli anni ‘90.
Fonti: Archivio storico vescovile di Acquapendente, visite pastorali: Bernardino Egidio Recchi, 1721, cc. 1-6; 1777-78, c. 13v; Visita 1916, c. 16; Visita 1961 fsc. non numerato; Ibidem, amministrazione delle parrocchie, Cellere e Pianiano, fld. 5.19, sfc. 26; https://www.turismoqr.it/cellere/3.html.

