Presentazione
Chiesa cimiteriale, eretta in onore del santo compatrono, protettore della peste, custodisce alcuni sepolcri di famiglie illustri, realizzate prima che le leggi napoleoniche ne vietassero la tumulazione in ambienti consimili. È nominata per la prima volta nella visita pastorale del 1616, nella visita del 1697-1698 è indicata fuori dalle mura della città in contrada con lo stesso nome, nella visita del 1732 è riportata col nome dei SS. Rocco e Antonio.
Fonti: Archivio vescovile di Viterbo, serie Visite pastorali, Visite pastorali di: Tiberio Muti, 1616, f. 976; Francesco Maria Brancaccio, 1646-1647, f. 213 v; Urbano Sacchetti, 1697-1698, ff. 7-8; Alessandro degli Abati, 1732, vol. I, ff. 136 v - 137; Gaspare Bernardo pianetti, 1827, vol. V, parte II, f. 933; F. Bucci, Memorie dal Castello: visita e storia di Palazzo Santa Croce a oriolo Romano Manziana, 2004