Costruita
nella prima metà del ‘500 inglobando un edificio ecclesiastico precedente
dedicato alla Madonna del Popolo, come si può ancora leggere nell’iscrizione
sul portale d’ingresso. Sovrastrutture barocche vengono realizzate nel 1715 e l'intera chiesa è restaurata nel 1973. Gli interventi del XX secolo (realizzati in due momenti
diversi) hanno compreso il prolungamento della facciata e la costruzione di una
cappella dove viene collocata la Madonna del Carmelo, proveniente dalla chiesa
del Carmine, o S. Maria delle Murelle, demolita nel 1909. A seguito del
bombardamento del 1944 che colpì l’antica chiesa dei Santi Filippo e Giacomo,
vengono trasferite in S. Antonio una serie di opere d’arte ed il titolo della
chiesa diviene "S. Antonio, parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo".
Bibl.:
Vetralla. Lungo la Via Francigena, itinerari 1, Vetralla, Ghaleb 2016, p. 139.
Architettura
La chiesa sorge all’interno del paese, in piazza Guglielmo Marconi, ed è disposta secondo l’asse est-ovest. Si presenta isolata su tutti i lati, ad eccezione di metà del retro, corrispondente al vano della sagrestia che confina con un edificio privato.
L’organismo è composto da due aule rettangolari affiancate e separate da tre archi: quella di sinistra corrisponde allo spazio di culto più antico, risalente al Cinquecento e concluso da un’abside; quella di destra è invece relativa ad una cappella aggiunta nel Novecento, costituita da un ambiente poco meno profondo del primo e a terminazione piana, dedicato alla Madonna del Carmine.
La presenza delle due aule è del tutto manifesta in facciata, per le due distinte soluzioni di prospetto e per il leggero avanzamento della parte più antica, rispetto all’altra.
Entrambi gli spazi hanno accessi frontali: quello di sinistra è inoltre dotato di una bussola in legno. I due ambienti comunicano attraverso tre archi a tutto sesto sostenuti da brevi setti longitudinali di diverse dimensioni.
La navata antica è caratterizzata a metà della sua profondità da un piccolo restringimento, e termina con l’area presbiteriale, rialzata di due gradini e corrispondente a tutta la sua ampiezza. Sulla parete di destra è collocata la porta che conduce alla sagrestia, posizionata nel retro della cappella. L’altare principale è collocato al centro del presbiterio, in posizione isolata, mentre la seduta del celebrante è situata nel catino absidale.
Anche la cappella adiacente termina con un’area presbiteriale, rialzata di un gradino e divisa dalla navata attraverso una balaustra marmorea. Addossato alla parete si trova un altare in marmo, con al centro il tabernacolo, sovrastato da una nicchia contenente la Vergine; sulla stessa parete si apre a destra una porta che conduce alla sagrestia retrostante.
Entrambe le aule si presentano intonacate, ad eccezione del catino absidale affrescato, e coperte da un soffitto piano. Le fronti sono scandite da fasce verticali dipinte che sorgono a metà altezza dei due ambienti. Negli spazi intermedi della navata più antica sono presenti, inoltre, medaglioni ovali decorati da dipinti: quattro a sinistra e due a destra.
Una finestra ovale al centro della parete sinistra e una lunetta semicircolare posta in facciata, al di sopra della bussola, illuminano lo spazio primario; mentre tre finestre, sempre a lunetta, poste sulla parete di destra rischiarano la cappella.
La navata antica termina con un soffitto ligneo a quadrotti, sorretto da cinque travi lignee; la cappella adiacente è invece coperta da un soffitto intonacato, posto a quota inferiore, relativo al solaio su cui si eleva un piano superiore adibito a casa parrocchiale.
La facciata della chiesa cinquecentesca è a salienti e s’innalza maggiormente rispetto al tetto. Caratterizzata da un aspetto bicromo, dovuto al peperino delle membrature e ai fondi intonacati, si presenta delimitata da paraste e profilata in alto da una cornice ornata di dentelli. In corrispondenza delle paraste si ergono candelabri fiammeggianti. Al centro del prospetto campeggia il portale rettangolare, direttamente sormontato da una finestra semicircolare. Nella parte alta è presente invece un’edicola con nicchia arcuata contenente un bassorilievo della Vergine.
Il prospetto della cappella è anch’esso bicromo, con cornici in peperino e fondo intonacato, e risulta diviso in due parti da una cornice orizzontale. La parte bassa, corrispondente all’aula religiosa, ha al centro un portale minore, di forma rettangolare; mentre la parte superiore, relativa alla casa parrocchiale, ha terminazione rettilinea, sottolineata da una cornice orizzontale e da un superiore parapetto. Al centro del secondo livello vi è una finestra rettangolare, anch’essa incorniciata in peperino.
Il prospetto laterale a sinistra si presenta in muratura a vista; mentre quello di destra è intonacato, ad eccezione della fascia inferiore che mostra il paramento murario.