Sita subito all’interno della porta omonima, è attribuibile, sulla
base dell’analisi muraria, al XII secolo, ma la prima notizia certa appartiene
al XIV secolo (decime del 1334). Ristrutturata agli inizi del ‘500 quando la
Confraternita del Gonfalone appalta i lavori di restauro a due maestri
muratori. La facciata, nell’occasione, viene allungata verso la piazzetta e sono
rifatti gli ingressi con portali in peperino. Nel 1513 S. Pietro cessa di
essere parrocchia e passa sotto la giurisdizione di S. Andrea. Nel 1578 viene
decorata la parete absidale, o parte di essa. La chiesa conserva la tela con la
Madonna del Riscatto (o della Misericordia), molto venerata dai vetrallesi.
Restauri in età moderna sono documentati nel 1900, nel 1946-47 e nel 1990.
Bibl.:
Vetralla. Lungo la Via Francigena, itinerari 1, Vetralla, Ghaleb 2016, p. 112.
Architettura
La chiesa di San Pietro, collocata all’interno del centro storico della cittadina, si affaccia sul vicolo omonimo e si presenta libera sul fianco sinistro e posteriormente; mentre a destra confina con un edificio di abitazione.
L’impianto, con orientamento est-ovest, è ad aula unica con terminazione ad abside affiancata da due nicchie a fondo piano. La copertura è a capanna sorretta da capriate lignee.
Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto alla pavimentazione dell’aula. A destra di esso, attraverso una porta sul cui architrave è incisa l’iscrizione “Tu es Petrus et”, si trova la sagrestia, ospitata in un vano adiacente. L’accesso alla chiesa avviene tramite due ingressi, uno posto in facciata, dotato di bussola lignea e preceduto da sei gradini, e uno laterale con un solo gradino. Le pareti laterali e quella d’ingresso sono intonacate di bianco, ad eccezione di alcuni lacerti di affresco scoperti durante i recenti restauri. Si presenta invece totalmente affrescata la parete di fondo del presbiterio, articolata dall’abside centrale, in cui è collocato l’altare maggiore, rialzato su due gradini, e dalle due nicchie laterali che ospitano altari minori.
La nicchia di sinistra nasconde la concavità dell’antica absidiola risalente all’epoca romanica, riconoscibile all’esterno.
Lo spazio della chiesa è illuminato naturalmente da una finestra rettangolare che sormonta in asse l’accesso principale e da altre due poste sulle pareti laterali, non in asse con l’accesso secondario (lato nord) e con la porta d’ingresso alla sacrestia (lato sud).
Sulla parete interno di destra si trova un’epigrafe in marmo e una nicchia affrescata; sono inoltre presenti numerosi ex-voto.
I prospetti esterni sono caratterizzati da una muratura in vista in blocchi di tufo.
La facciata è a capanna e presenta un portale rettangolare in peperino, preceduto da una gradinata; al di sopra di esso la finestra è riquadrata da una semplice fascia in stucco ed è ornata da una vetrata policroma raffigurante San Pietro in una vigna.
Il prospetto laterale ospita al centro l’ingresso secondario, ornato da un frontespizio con timpano triangolare, contenente una croce inscritta nel centro e il fregio con l’iscrizione “Societas Sanctissimi Confalonis”; il portale è sormontato da un affresco cinquecentesco raffigurante i Santi Pietro e Paolo ai lati di una nicchia nella quale è dipinta la Madonna del Riscatto. Sono evidenziate, inoltre, da superfici intonacate le tamponature di quattro finestre centinate originarie.
Al di sopra del prospetto posteriore è presente un campanile a vela con due campane bronzee.