Presentazione
La chiesa di S. Andrea Apostolo si dice esistesse già prima della erezione della nuova collegiata
nel 1715 circa. Il Capitolo antico, composto di sei canonici tutti con cura
d'anime, officiava già nel 1420 nella chiesa di S. Maria fuori Porta Marina che
passa poi ai frati Minori conventuali i quali le danno il titolo di S.
Francesco. Nominata già nella sacra visita del 1573-1574, è descritta con il
titolo di collegiata e vi è istituita la Società del SS.mo Rosario alla quale,
pochi anni dopo si unisce anche la Confraternita del SS.mo Sacramento che si
presta al servizio della chiesa e somministra la cera per le funzioni
capitolari. Le agiate condizioni economiche della chiesa sono testimoniate già
nel 1622 quando risulta provvista di tutto il necessario; vi
risiedono, oltre alle già citate Società del SS.mo Rosario e del Corpo di
Cristo, anche la Società della Consolazione (eretta nel 1619), e la
Confraternita dell'Assunzione. In questa data S. Andrea ha sotto la sua cura il
convento dei padri Cappuccini e quello dei padri del Carmine, le chiese di S.
Angelo del Monte, S. Maria di Forcassi, S. Maria della Pietà, S. Maria del
Ponte, S. Antonio e S. Nicola; mentre dentro il territorio di sua competenza
sono l'Ospedale, la chiesa della Madonna delle Grazie e la Confraternita della
Misericordia in S. Egidio. Alla fine del secolo però, la chiesa è descritta in
condizioni deplorevoli, tanto che si pensa di costruirne una nuova.
La nuova
fabbrica sarà avviata soltanto nel 1711 per volere del card. Santacroce, e sarà
consacrata nel 1720. La facciata terminerà nel 1728 e nel 1730 si concluderanno
i lavori con la costruzione della scalinata esterna. Con la creazione della
parrocchia di S. Maria del Suffragio, nel 1711 (o 1712), il territorio di
competenza di S. Andrea viene smembrato. La chiesa continuerà però ad essere
sostenuta dai fedeli che la sceglieranno come sede delle loro associazioni:
nella visita del 1748-1749 vi si nomina l'arte dei Bifolchi, nel 1827 vi sono
presenti la Confraternita della Misericordia e quella di S. Giuseppe, nel 1861
si attesta la presenza, nel territorio della parrocchia, di quattro oratori
privati. In quegli anni, a prestare servizio nella chiesa sono cinque canonici
e un sacerdote che è anche cappellano della Compagnia del Gonfalone. Nella
chiesa è presente il Fonte battesimale dove tutti i parroci della città
potevano battezzare ed usare un solo libro fino al 1846 quando viene istituito
un altro Fonte nella parrocchia del contado.
Architettura
La chiesa dei Santi Andrea e Francesco si trova nel centro storico ed è la principale del paese. Prospetta su piazza Umberto I, con il suo lato sinistro costeggia la via Cassia e con il lato destro via Andrea Scriattoli, mentre il retro confina con abitazioni private.
L’organismo, ad aula unica con cappelle laterali, transetto non emergente e coro con terminazione ad abside semicircolare, è disposto secondo l’asse nord-est/sud-ovest.
L’accesso avviene tramite quattro ingressi, tre posti in facciata e uno secondario localizzato nel prospetto laterale sinistro che, tuttavia, non dà direttamente accesso alla chiesa ma ad un disimpegno collegato con ambienti secondari. Gli ingressi laterali posti in facciata sono dotati di bussola lignea.
Internamente la chiesa è articolata da un ordine architettonico corinzio su piedistallo che sorregge una trabeazione arricchita da mensole a sostegno della cornice aggettante; il tutto inquadra le arcate a tutto sesto d’ingresso alle cappelle laterali. Queste ultime sono due per lato, rialzate di un gradino e delimitate da una balaustra marmorea; hanno pianta rettangolare e sono tra loro comunicanti tramite passaggi voltati.
Sulle testate del transetto si trovano due altari minori, quello a sinistra di dimensioni moderate e rialzato di due gradini, mentre quello a destra, delimitato da una balaustra, è arricchito da un frontespizio con colonne corinzie che sorreggono un timpano curvo spezzato.
Il presbiterio, coincidente con il coro, è anch’esso delimitato da una balaustra marmorea e rialzato di un gradino rispetto all’aula. Ai lati ospita stalli lignei, mentre, a ridosso della curva absidale, si trova l’altare rialzato di ulteriori tre gradini. Al di sopra degli stalli si trovano rispettivamente a destra un pulpito ligneo barocco, e a sinistra un organo a canne, raggiungibili dagli ambienti laterali.
Nel transetto, sulle pareti ai lati del coro, si aprono due porte, quella a sinistra che conduce nel disimpegno dell’ingresso secondario, e quella a destra che si apre su di una scala che conduce alla sacrestia ospitata al primo piano. Sopra queste porte si affacciano coretti, dotati di balconi su mensole. Nello stesso angolo fra transetto e coro, sul lato destro, si erge un campanile a torre.
I prospetti interni sono ad intonaco bicromo, con le partiture architettoniche in color crema su fondi azzurri; le cappelle, invece, sono intonacate a finto marmo.
L’aula è coperta da una volta a botte lunettata in cui sono inserite due finestre per lato che, insieme al grande finestrone in controfacciata, illuminano la navata.
Le cappelle laterali sono voltate a botte e illuminate da una finestra ciascuna, mentre la crociera è coperta da una cupola con lanternino, il quale, insieme alle due finestre aperte sulle pareti laterali del transetto rischiara l’ambiente. Il coro, anch’esso voltato, è illuminato da una finestra per lato.
La facciata, rivestita in peperino, è del tipo a edicola a due ordini sovrapposti, con ali laterali arretrate rispetto alla porzione centrale, tripartita, che s’innalza nel livello superiore. Paraste con capitelli tuscanici caratterizzano il primo ordine; mentre il secondo presenta paraste con capitelli ionici e timpano triangolare. Al centro della parte inferiore si apre il portale con cornice in peperino e timpano triangolare. Due portali minori, con frontespizi a timpano curvo, si aprono lateralmente. La parte superiore ospita al centro il grande finestrone incorniciato e sormontato da un timpano curvo. Le due ali laterali, corrispondenti alle cappelle, hanno terminazione rettilinea.
I prospetti laterali si presentano intonacati.


