Chiesa di Santa Maria della Palomba (scomparsa)

Edificio di culto

  • Viterbo (VT)
  • S. Maria della Palomba

Presentazione

Sita sulla Via Sant’Antonio, unita alle mura civiche di Viterbo. Citata per la prima volta nel 1208 quando viene nominato un certo “Guarnerius, Sacri Palatii Lateranensis notarius et Eccl.e S. c. e. Maria in palumpa prior”, il quale, per conto del vescovo di Viterbo, stipula un atto di concessione di priorato sulla chiesa di S. Stefano. Soppressa come collegiata nel 1350. Aveva annesso un ospedale, nominato nel 1296 e un monastero, citato nel 1341, abitato dalle suore Cistercensi dell’Ordine di S. Benedetto. Nel 1363 l’Arte degli Ortolani vi celebra la festa della Purificazione. Nel 1446 crolla la volta della chiesa e viene ristrutturata. Nel 1473 il monastero è abitato dai Gesuati che ottengono la chiesa della Palomba nel 1503 e vi dimorano fino al 1668 quando l’Ordine viene soppresso da papa Clemente IX. La chiesa di S. Maria della Palomba viene elevata ad abbazia ma cade da subito in abbandono. Sconsacrata nel 1860 viene demolita nel 1867. Ricostruita malamente nel 1960 diviene pollaio e piccionaia 

Bibl.: M. Galeotti, L'Illustrissima città di Viterbo, Viterbo 2000.

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