Presentazione
Se ne hanno notizie per la prima volta nel 1630 quando si dice fu costruita dalla gente di Canepina per devozione a s. Amanzio e, all’inizio, sostenuta con le elemosina dei fedeli. Alcuni lasciti ne consentono la sopravvivenza fino a fine 1600 quando il vescovo Leoncilli ne constata l’abbandono. Nel 1701 la chiesa viene assegnata in diritto patronato alla famiglia Chiatti con l’obbligo di ristrutturare le mura, il tetto e il pavimento. Successivamente dalla famiglia Chiatti passa alla famiglia Rempicci divenendo proprietà privata.
Bibl.: G. Ciprini, Canepina: frammenti di storia, testimonianze di fede, Viterbo 1995, pp. 33-35.

