Presentazione
Costruita sul monte più vicino al paese, esisteva già alla fine del 1200, quando Onorio IV la concede al Monastero di S. Silvestro in Capite di Roma, con alcuni territori confinanti. Nella visita pastorale del 1571 viene definita come unita al monastero delle monache di S. Silvestro a Roma. Nel 1630, ormai fatiscente, riceve le attenzioni del vescovo Gozzadini (1621-1653) e del vescovo Leoncilli (1686-1697). Quest’ultimo, nel 1691 dispone di accomodare e dipingere la chiesa in modo che la pioggia non cadesse all’interno. Gli interventi richiesti non vengono eseguiti e l’edificio rovina sempre più, tanto che, nel 1740, caduto il tetto, viene chiusa al culto. Restaurata, per volere delle suore di S. Silvestro e con il contributo del canonico Moscatelli, soltanto nel 1836 torna ad essere officiata. Ulteriori interventi di restauro risalgono agli anni 90 del XX secolo.
Bibl.: G. Ciprini, Canepina: frammenti di storia, testimonianze di fede, Viterbo 1995, pp. 37-40.


