Chiesa di Santa Maria della Neve

Edificio di culto

  • Farnese (VT)
  • Chiesa di Santa Maria della Neve
  • Chiesa di Santa Maria della Neve

Presentazione

Ubicata all'interno del Centro Storico del Comune di Farnese, secondo la tradizione popolare la costruzione della Chiesa intitolata a S. Maria della Neve risale agli inizi del X sec., e sembra che sia stata edificata per sostituire la piccola e disagiata Chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.

S. Maria fu, con ogni probabilità, la prima sede parrocchiale del paese e vi rimase fino al XVI sec., periodo nel quale si hanno anche le prime notizie scritte sull'esistenza dell'attuale chiesa parrocchiale intitolata al SS. Salvatore.

·      La chiesa è officiata dai frati Minori Osservanti che dimorano in abitazioni del centro storico dopo la cessione del convento di San Rocco alle suore Clarisse e in attesa del completamento del monastero di San Magno in località Sant’Umano.

Citata nella visita pastorale del vescovo di Castro Celso Paci del 1581 vi è eretta la Confraternita della Misericordia alla quale si comanda di tenere chiusa la chiesa durante la notte. Nel 1603 della chiesa si dice che è fornita di tutto il necessario alle celebrazioni e sull’altare è posta l’immagine dipinta della Beata Vergine col Bambino, vi è un crocifisso in legno, il pavimento è lastricato e c’è un campanile con una campanella, il tutto sotto la vigilanza della Confraternita della Misericordia o del Crocifisso. Nel 1759 la chiesa è in cattive condizioni e il vescovo ordina di rifare il pavimento, il tetto e nuovi confessionali.

Bibl.: Angela Sbocchia, Farnese attraverso le visite pastorali in età moderna, Tesi di laurea, Università degli studi della Tuscia, Facoltà di Conservazione dei beni culturali, indirizzo archivistico-librario, a.a. 2008-2009.

Architettura
La chiesa si trova nel borgo storico di Farnese, inserita nel tessuto edilizio, con la facciata rivolta su piazza del Plebiscito. Il suo asse va da sud a nord ed è addossata a sinistra ad altri edifici, mentre sul lato destro e posteriormente è costeggiata da via Giuseppe Mazzini. L’impianto è ad aula unica con una cappella laterale a pianta rettangolare sul lato destro, in prossimità dell’entrata. Il presbiterio è contenuto nell’aula ed è sopraelevato di un gradino. In controfacciata una bussola lignea è sormontata da una cantoria. Sul lato sinistro, presso il presbiterio, una porta immette nella sagrestia; un’altra porta subito all’entrata, sulla destra, dà accesso al campanile. Le pareti sono semplicemente intonacate. Le porte hanno una cornice semplice in peperino e l’arco di accesso alla cappella laterale è in conci di pietra a vista. L’intera aula è coperta da un tetto su sei capriate, mentre la cappella è voltata a botte. Una finestra arcuata illumina il presbiterio dal fianco sinistro e un oculo illumina la cappella in asse. In controfacciata due finestre rettangolari sono ai lati dell’accesso e un oculo al disopra della cantoria. La facciata si presenta rustica, in muratura a vista, tripartita da alte paraste concluse da un architrave appena abbozzato. Al di sopra di esso vi è un timpano triangolare del tutto spoglio. A destra del prospetto e in linea con esso vi il campanile che in sommità si conclude con un’edicola che sostiene la campana. La porta della chiesa, al centro della facciata, è priva di incorniciatura, mentre semplici cornici lisce in pietra contornano le finestre rettangolari ai lati dell’accesso, così come l’oculo che lo sormonta.

Architetto/progettista/artista

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