Presentazione
A pochi passi da San Biagio c’è una piccola chiesa seminascosta tra le case e difficile da scorgere: San Vito. Si trova alla fine di uno stretto vicolo, riconoscibile solo dalla muratura antica. Nel Piccolo slargo, dove si apre la facciata, è quasi incastrata tra abitazioni private che hanno perso il loro antico aspetto.
Una chiesa così piccola e quasi insignificante, ci consente di affermare che essa non aveva una ricca confraternite che l’aveva edificata. Neanche le parrocchie o i notabili locali avrebbero voluto un luogo così misero dove svolgere celebrazioni religiose o lasciare segni della loro ricchezza e importanza. Rimane dunque il popolo. Molto devoti ai santi martiri Vito e Modesto, a cui la chiesetta è anche dedicata, gli abitanti di quel quartiere l’hanno costruita a loro spese e con il loro lavoro, per ottenere protezione contro le gravi malattie che potevano manifestarsi.
Attraverso una piccola porta si accede in questa cappellina che ha più di ottocento anni. Sulla sinistra si può ammirare un dipinto realizzato nel 1500, che rappresenta la Madonna con il Bambino e i martiri Vito e Modesto.
Questo affresco, di mano popolare, ha sostituito quello più antico di cui si intravedono le tracce nella parete di fondo, dove è ancora parzialmente visibile anche una Crocifissione risalente al XII secolo quando, cioè, la chiesa è stata realizzata e un’immagine di san Luca del XVI secolo


