Presentazione
L'origine della raccolta risale al 1882, quando un antico nucleo di suppellettili e paramenti liturgici, databili tra il XII e il XIV secolo e facenti parte del Tesoro della Cattedrale, viene depositato nei locali della ex-sacrestia, che diventa perciò la Sala del Tesoro. Nel 1955 si parla di un "Museo delle stoffe e delle oreficerie". Al 1962-1965 si datano i primi restauri conservativi, al termine dei quali si studiano collocazioni provvisorie di oggetti e tessuti, precedendo dal 1973 alla realizzazione di una sede museale idonea alla conservazione e accessibile al pubblico. Il "Museo del Tesoro del Duomo" viene dunque aperto nel 1975 e allestito nella medesima Sala del Tesoro e nell'attigua Cappella del Salvatore a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Roma e del Lazio. La collezione raccoglie oreficerie, smalti, avori, reliquiari e tessuti di eccezionale interesse, in parte derivanti dalle donazioni di papa Bonifacio VIII e testimoni di uno dei momenti più densi della cultura artistica del Duecento. Ad essi vengono uniti definitivamente i dipinti su tavola del XIII e XIV sec. ed altri oggetti che pure non facevano parte dell'antico Tesoro. Negli anni '90 il percorso museale viene ampliato ed esteso alle collezioni del XVI-XX sec., esposte negli ambienti delle sacrestie e della Sala del Capitolo, con arredi dell'Ottocento e serie di busti e ritratti pertinenti ai Santi anagnini, reliquiari, piviali, pianete, tunicelle, mitrie, calici, ostensori donati dai pontefici in visita e una selezione di messali, antifonari e lezionari, appartenenti alla Biblioteca Capitolare.