Presentazione
Antica edicola incastrata nella guardiola fuori le mura di Bagnaia, quasi avanti la porta del castello, preesistente all’apertura della nuova porta, documentata dall’inizio del XVI secolo, è presto oggetto di profonda devozione da parte della comunità. Nel 1573 il vescovo di Viterbo, ordina all’Arte dei Bifolchi di costruirvi l’altare. La sorte della chiesetta è decisa nel 1616 quando si stabilisce di trasferire l’Immagine della Madonna della Porta nell’antica chiesa di S. Giovanni, che in quel tempo era utilizzata come archivio, a condizione che sia fatto un finestrone con inferriata, acciò che la sacra Immagine possa essere salutata di passanti. L’immagine viene invece staccata dal muro e collocata sull’altare maggiore della nuova chiesa. Al tempio farà recapito anche l’Arte dei Calzolai. Nella visita del 1765 insieme alla chiesa è nominato l'ospedale dei poveri.