Chiesa di Santa Maria della Porta

Edificio di culto

  • Viterbo (VT)
  • Bagnaia, S. Maria della Porta
  • Bagnaia, S. Maria della Porta, interno

Presentazione

Antica edicola incastrata nella guardiola fuori le mura di Bagnaia, quasi avanti la porta del castello, preesistente all’apertura della nuova porta, documentata dall’inizio del XVI secolo, è presto oggetto di profonda devozione da parte della comunità.  Nel 1573 il vescovo di Viterbo, ordina all’Arte dei Bifolchi di costruirvi l’altare. La sorte della chiesetta è decisa nel 1616 quando si stabilisce di trasferire l’Immagine della Madonna della Porta nell’antica chiesa di S. Giovanni, che in quel tempo era utilizzata come archivio, a condizione che sia fatto un finestrone con inferriata, acciò che la sacra Immagine possa essere salutata di passanti. L’immagine viene invece staccata dal muro e collocata sull’altare maggiore della nuova chiesa. Al tempio farà recapito anche l’Arte dei CalzolaiNella visita del 1765 insieme alla chiesa è nominato l'ospedale dei poveri.

Bibl. e fonti: V. Frittelli, Bagnaia: cronache d’una terra del Patrimonio, Bagnai 1977, pp. 158-160; Archivio vescovile di Viterbo, serie visite pastorali, visite di: Francesco Maria Brancaccio, 1646-1647, f. 389; Francesco Maria Brancaccio, 1651-1653, Fac. II, f. 124; Francesco Maria Brancaccio, 1659, vol. II, ff. n. n.; Giacomo Oddi, 1765, ff. 146-147; Gaetano Bebini, 1861, vol. V, patre I, f. 23.

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