La chiesa di S. Maria, di
antichissima erezione, è ristrutturata almeno in tre fasi tra XII e XVIII secolo ed è collegiata dal 1491 (visita Bedini). E' nominata nella visita pastorale del 1573 -
1574 in quella data alla chiesa è annessa la chiesa parrocchiale di S. Nicola.
Dalla visita del 1612 - 1622 non risulta parrocchiale né
collegata, mentre dalla visita del 1616 è nuovamente collegiata e parrocchiale. Vi
risultano erette la Confraternita del SS.mo Rosario e la Confraternita del
Gonfalone (dalla visita del 1616); la Confraternita
del SS.mo Sacramento (dalla visita del 1646 - 1647); la
Confraternita della Beata Vergine del Carmelo (da quella del 1697 - 1698). Dalla visita del 1785 la chiesa
è intitolata a S. Maria Assunta in Cielo, dalla visita del 1827 ha tre chiese filiali:
S. Nicola, S. Maria del Suffragio, S. Maria delle Lacrime, alle quali nel 1861 risultano aggiunte le chiese di S. Maria della Selva e S. Rocco.
Fonti: Archivio vescovile di Viterbo, serie
visite pastorali: Visite di: Francesco Gambara, 1573-1574, vol. I, f. 33; Tiberio
Muti, 1612-1622, f. 311; Tiberio Muti ,1616, f. 705; Tiberio Muti ,1622, vol.
II, f. 208; Tiberio Muti, 1630, f. 391; Alessandro Cesarini, 1636, f. 264;
Francesco Maria Brancaccio, 1646-1647, f. 303; Urbano Sacchetti, 1697-1698,
f. 8v - 13v; Muzio Gallo, 1785, vol. I, f. 91-92; Gaspare Bernardo Pianetti,
1827, vol. V, f. 1-68; Gaetano Bedini,
1861, vol. V, ff 453-498.
Architettura
La chiesa di Santa Maria Assunta, situata nel centro storico di Blera, si affaccia nell’omonima piazza. Confina sul lato sinistro con edifici e sul fianco destro con via degli Eroi, mentre è delimitata sul retro da una rupe naturale.
L’organismo, a tre navate con transetto soprelevato e coro absidato, è disposto secondo l’asse est- ovest.
Si accede alla chiesa dai tre portali posti nel prospetto ad est e preceduti dal sagrato rialzato di sette gradini; solo il portale centrale è seguito da una bussola lignea. Dividono le navate due file di pilastri architravati che compongono tre campate per lato. Nelle navate laterali si aprono altrettante cappelle a pianta rettangolare, rialzate di un gradino e introdotte da aperture architravate
Il transetto si presenta soprelevato a causa della cripta sottostante: ad esso si accede tramite una scalinata composta da nove gradini che precede l’arco trionfale e che al centro è interrotta dalla scala che discende alla cripta. Altre due gradinate conducono al transetto dalle navate laterali, che vi comunicano attraverso ampie aperture architravate.
L’elevato interno è articolato interamente da paraste rialzate su piedistalli, coronate da capitelli ionici festonati. Al di sopra, corre una trabeazione continua e superiormente un attico scandito da pilastrini. Su questo s’imposta una volta a botte lunettata. Ciascuna delle tre campate delle navate laterali è ripartita trasversalmente da architravi pari a quelli longitudinali; cosicché la copertura è risolta da volte a schifo.
Nel transetto, in asse alle navate laterali si trovano due cappelle rettangolari (una per lato), introdotte anch’esse da aperture architravate; mentre, nelle pareti di testata del transetto, si aprono due porte che conducono ad ambienti di servizio. Anche il transetto è coperto da una volta a botte lunettata; mentre lo spazio di crociera è concluso da una cupola su pennacchi, forata da un lanternino.
Il coro, introdotto da un arco a tutto sesto e rialzato di un gradino, ospita al centro l’altare maggiore e ai lati stalli lignei.
Sulla parete laterale di sinistra si apre la porta che conduce alla sagrestia. Sul fondo del coro si trovano la seduta del presidente e, più in alto, il tabernacolo, preceduti da una gradinata.
L’ambiente è illuminato da una finestra per lato e coperto da una volta a botte lunettata, mentre l’abside da una semicalotta.
Il transetto è illuminato da finestre rettangolari che si aprono nelle lunette della volta e dal lanternino della cupola. La navata centrale è illuminata da tre finestre per lato e da una in controfacciata; mentre le navate laterali sono illuminate da una finestra per lato in controfacciata.
La cripta, con pianta a croce latina, è a navate divise da colonne di spoglio ed è conclusa da un’abside, al centro della quale è collocato l’altare. Il tutto è coperto da volte a crociera.
La facciata è a edicola a due ordini sovrapposti entrambi a paraste. Tutte le membrature architettoniche sono in tufo, mentre i fondi sono intonacati e con una coloritura rosata. Il primo ordine è tuscanico e tripartisce la fronte, con il settore centrale più ampio e lievemente aggettante; il secondo ordine s’innalza in corrispondenza di quest’ultimo e si presenta sintetico, ma caratterizzato da paraste decorate da rilievi e svasate verso l’alto. I due livelli sono raccordati da settori curvi, ornati al termine da vasi fiammeggianti. Conclude il prospetto un timpano triangolare.
Un grande portale rettangolare delimitato da una cornice marmorea architravata e sormontata da una lunetta si apre al centro; ai lati i portali secondari hanno incorniciature che terminano con timpani triangolari. Al di sopra di questi si aprono finestre rettangolari; mentre un finestrone con cornice su mensole campeggia nell’ordine superiore.
Il campanile è localizzato alla sinistra della chiesa e da essa distaccato tramite un’ala parrocchiale; si presenta a pianta quadrata e termina con un tetto a cuspide.