Chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte

Edificio di culto

  • Civitavecchia (RM)
  • Chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte
  • Chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte

Presentazione

La prima notizia certa sulla chiesa di Santa Maria risale al 1290 ed è un atto di soggezione fatto da Civitavecchia al papa Niccolò V, dove si nomina il canonico della chiesa di S. Maria. Nel 1422 papa Martino V la assegna ai Domenicani. Molta parte della vita cittadina si svolge tra le sue mura e quelle dell’annesso convento. Nel chiostro i magistrati della Città tengono consiglio quando non possono usufruire del Palazzo del Comune. I Domenicani ampliano la chiesa nel 1647 costruendo la cappella di S. Fermina o Ferma in occasione del trasferimento in città di alcune reliquie della Santa. In questa cappella, considerata la “parrocchia” della città si concentra il fervore popolare, perché legata al mare e ai marinai. Nel 1693 nuovi interventi portano all'allungamento e alla decorazione dell'edificio. La facciata risale al 1712, opera di padre Labat. Fino al 1804 è l’unica parrocchia di Civitavecchia. Fortemente danneggiata dai bombardamenti dell’ultima guerra, non è più stata ricostruita. Oggi non esiste più. 
Bibl.: Immagini di Civitavecchia,: 14 maggio 1993, recupero delle memorie storicheCivitavecchia, Associazione archeologica Centumcellae, 1994, pp. 125-129.

Architettura
La chiesa è a pianta centrale, con croce greca inserita e grande sala ellittica sormontata da cupola. Al volume principale sono affiancati gli ambienti minori cappelle, della sagrestia e dell'oratorio. Tali ambienti minori creano un articolato organismo architettonico in grado di sostenere, con i muri divisori delle cappelle, le spinte orizzontali della cupola soprastante.

Architetto/progettista/artista

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