Presentazione
Sita in Via Cavour. La chiesa di S. Giuseppe si dice eretta nel 1654, nella S. Visita del 1659 vi risulta eretta la confraternita omonima. Alla chiesa e alla confraternita vengono destinati numerosi lasciti. Più volte ristrutturata nel corso dell'età moderna: sarebbero datati all’Ottocento la volta sulla navata centrale, il nuovo organo e il campanile a tre campane.
Fonti: Visite
pastorali di: Francesco Maria Brancaccio, 1659, vol II, Fasc. II, f. 38; Alessandro Degli Abbati, 1732, vol. I, f. 19; Tuscania: un giorno nel Medioevo: il Terziere dei Castelli, Viterbo 2011, p. 61.
Architettura
Posta nel cuore del centro storico del borgo di Tuscania, la chiesa di San Giuseppe si erge in capo a uno slargo – piazzale Cavour – aperto tra la strada provinciale SP12 e via dei Campanari.
Orientata secondo l'asse che va da sud-est a nord-ovest, questa fabbrica di impianto prettamente controriformista – ossia una monoaula con cappelle laterali poco profonde fra loro comunicanti – presenta all'esterno una facciata a edicola su due livelli, scandita in modo sintetico da una doppia intelaiatura di fasce con scarsissimo rilievo rispetto al fondo. Volute laterali raccordano i due livelli e altre analoghe volute risolvono il timpano che conclude il prospetto. Al centro del piano della strada – rialzato di dieci gradini – si trova il portale lapideo il quale, segnalato da un timpano semicircolare e fiancheggiato da due nicchie tamponate, occupa il principale dei settori definiti dalle fasce verticali. Sopra, un rosone ottagonale affiancato da due nicchie con conchiglia – quest'ultime corrispondenti alle rispettive sottostanti – definiscono un impaginato maggiormente plastico.
All'interno, invece, prende corpo una strutturazione più lineare che, scandita da una serie di semicolonne doriche lisce poste a sostegno della trabeazione poco sporgente, lascia sviluppare fra un sostegno e l'altro quattro piccole cappelle passanti, dotate però solo sul fianco destro (nord-est) di altare (ad eccezione dell’ultima procedendo in avanti). In fondo, sollevato di due gradini rispetto al piano di calpestio, si colloca il presbiterio con coro a terminazione piana: uno spazio di ridotta dimensione rispetto all'aula, concluso dall’altare maggiore e riccamente decorato lateralmente con affreschi parzialmente scomparsi sulle pareti. Qui, inoltre, si aprono due porte: una sulla destra (nord-est) che immette direttamente nella sagrestia; l'altra – sulla sinistra (sud-ovest) – che porta altresì al campanile: una torre quadrata ad un unico livello con cupolino.
Quanto alle coperture, sia la sala liturgica sia il coro appaiono risolti per mezzo di una volta a botte la quale, lunettata, garantisce una sufficiente illuminazione diffusa nonostante il limitato numero di due sole finestre per parte.