Chiesa e monastero di San Paolo

Edificio di culto

  • Tuscania (VT)
  • Tuscania, monastero S. Paolo

Presentazione

Sito in contrada Cavallione, convento benedettino poi, dalla metà del Duecento circa, monastero delle Clarisse di s. Damiano quindi, nel 1460, delle Clarisse riformate e infine affidato alla famiglia religiosa del Verbo incarnato, è citato già nel 1274. Nel 1572 è definito già caduto, e i fondi destinati dalla Comunità alla riedificazione del monastero vengono utilizzati per costruire la chiesa di S. Giacomo maggiore. Il monastero di S. Paolo compare ancora nella S. visita del 1573 - 1574, dalla S. Visita del 1612 - 1622 risulta sottoposto a clausura. Dalla S. Visita del 1646 - 1647 alla chiesa e monastero di S.  Paolo è unito un ospedale, nella S. visita del 1659 è sottoposto alla regola del Terz'ordine di S. Francesco.

Fonti: Visite pastorali di: Alfonso Binarino, 1573 - 1574, Vol. I, fasc. III, f. 110; Tiberio Muti, 1612 - 1622, f. 222; Tiberio Muti, 1616, f. 163; Tiberio Muti, 1622, Vol. II, f. 106; Tiberio Muti, 1630, f. 212 v.; Francesco Maria Brancaccio, 1639 - 1644, f. 19; Francesco Maria Brancaccio, 1646 - 1647, f. 10 v; Francesco Maria Brancaccio, 1659, Vol II, ff. 34v - 36v; Adriano Sermattei, 1720, Vol. II, fasc. II, ff. 40 - 45v; A. Turriozzi, Memorie istoriche della città di Tuscania, Roma, 1778; E. Staccini, Tuscania: guida alla scoperta, Acquapendente, 2019.

Architetto/progettista/artista

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