Ex-chiesa di San Tommaso

Edificio di culto

  • Viterbo (VT)
  • Viterbo, S. Tommaso
  • Viterbo, S. Tommaso, dettagli (Foto S. Valtieri)

Presentazione

Unita al Palazzo Tignosi, la chiesa di San Tommaso è eretta intorno al 1093 e menzionata in Vico Biterbo per la prima volta nel 1107. Nel 1208 è soggetta all’Abbazia di San Martino e nel 1236 è tenuta da un priore con due preti e un diacono. Nel 1291 alcune indulgenze sono accordate alla chiesa da papa Niccolò IV. Nel 1432 si ha notizia di un portico di san Tommaso che nel 1517 si dice collocato sotto al campanile. Nel 1468 vi ha sede l’Arte dei Tavernai e albergatori e, nel 1576, vi prende sede la Confraternita dell’Orazione e Morte

All’ingresso erano alcune pitture e una tazza di un’antica acquasantiera, oggi collocata nella chiesa di S. Maria in Paradiso. Sull’altare maggiore era il dipinto raffigurante l’Incredulità di S. Tommaso oggi al Museo civico. Un portale a tortiglione metteva in comunicazione la chiesa col portico. Sul campanile erano due campane datate 1734 e 1760. 

La parrocchia di S. Tommaso viene unita nel 1557 quella della vicina cattedrale di S. Lorenzo. Chiusa al culto alla fine del 1800 perché pericolante, da allora non è più officiata. Passata sotto l’amministrazione dell’Opera Pia Patrimonio ex arti e confraternite, nel 1937 viene restaurato il tetto. Alla fine degli anni ’70 del Novecento era adibita a magazzino, risalgono al 2000 nuovi interventi di restauro.

Bibl.: M. Galeotti, L’Illustrissima città di Viterbo, Viterbo 2000, pp. 623-624.

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