Presentazione
Dell’antica S. Maria della Cella, piantata sul dirupo del castello a nord, non rimane che il campanile i forma quadrata di tufi regolari che è datato tra la seconda metà dell’VIII secolo e la prima metà del IX, ed il più antico di notevoli dimensioni che si conosca. La chiesa apparteneva al Monastero di Farfa. Nel 1148 vi si teneva la Curia consulum del Comune, non avendo ancora gli ufficiali un palazzo proprio. Nel 1291 riceve indulgenze e privilegi dal papa Nicolò IV per intercessione del vescovo Pietro. Nel 1550, per iniziativa de Giovanni da Pontremoli cappuccino, viene istituita nella chiesa la Confraternita della Concezione. L'edificio viene ricostruito dalle fondamenta perdendo ogni carattere medievale. Ottaviano Spiriti le dona molte reliquie, Pio V le accorda una indulgenza. Minacciando rovina, nel 1605, viene ricostruita. Dell’antica struttura rimane soltanto il campanile e la facciata, che in origine era di fronte al Palazzo vescovile, viene spostata al lato opposto, verso l’ospedale. Negli anni ’70 del Novecento la chiesa era adibita a legnaia per l’Ospedale e poi sede dell’inceneritore.


